BOTULINO: IL NAS INTENSIFICA I CONTROLLI
In questi giorni è alto l’allerta per intossicazioni da botulino alimentare. Il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dei Carabinieri ha intensificato i controlli a livello nazionale. Sotto la lente dei controlli: food truck , sagre, festival street food, che al momento hanno prodotto sequestri e sanzioni per oltre 600 mila euro. Ma cos’è il botulino che secondo i dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità ha causato nell’arco temporale dal 2001 al 2024 , 574 casi confermati da analisi di laboratorio e 15 decessi? Si tratta di una tossina prodotta da un batterio, che può contaminare alcuni alimenti e, se ingerita, provoca una grave intossicazione la cui diagnosi trova conferma attraverso analisi di laboratorio. La sintomatologia può variare da forme lievi che si auto-risolvono a forme molto gravi che possono avere esito fatale come nei recenti casi avvenuti in Calabria. I sintomi più comuni sono: annebbiamento e sdoppiamento della vista, dilatazione delle pupille, difficoltà a mantenere aperte le palpebre, difficoltà nel parlare, nel deglutire, secchezza della bocca e stipsi. Non solo tra i sintomi più gravi l’ISS annovera anche; difficoltà respiratorie e perdita del movimento. Importante ricordare che l’intossicazione può avvenire anche in ambito domestico. Principali responsabili : conserve e le semi-conserve non acide o che non hanno subito trattamenti di acidificazione/fermentazione. Tra queste le olive nere in acqua, le conserve di funghi sott’olio, le conserve di cime di rapa, ma anche le conserve di carne e di pesce, soprattutto il tonno. Le conserve effettuate in ambito domestico sono le più pericolose perché spesso vengono effettuate seguendo ricette tramandate nel tempo e rivisitate per ridurre il quantitativo di agenti protettivi , in primis aceto e sale, senza alcun fondamento scientifico. Bello mangiare sano, magari i prodotti del nostro orto ma se non siamo sicuri dei procedimenti di sterilizzazione delle conserve evitiamo di correre rischi e affidiamoci a professionisti o torniamo al tradizionale acquisto in negozio.