EUTANASIA, LA PROPOSTA ARRIVA IN CASSAZIONE
Si torna a parlare di eutanasia. L’associazione Luca Coscioni ha depositato in Cassazione un testo composto da 8 articoli, una proposta di iniziativa popolare che comprende l’accesso a tutte le scelte di fine vita: dal suicidio medicalmente assistito all’eutanasia attiva.
Dopo dodici anni dalla prima presentazione di una proposta di legge, dopo quattro sentenze della Corte Costituzionale che hanno invitato il Parlamento italiano a intervenire, l’associazione fa un passo avanti.
L’obiettivo è raccogliere le 50mila firme necessarie entro il 16 luglio quando saranno discusse in Senato le proposte relative al tema.
Marco Cappato, tesoriere dell’associazione, ha chiesto che queste proposte siano discusse, a prescindere dello schieramento dei partiti.
Il testo prevede che possano accedere alla morte volontaria e assistita solo persone maggiorenni, capaci di intendere e volere, affette da malattie irreversibili e che causano sofferenze fisiche o psicologiche considerate intollerabili dalla persona che ne soffre.
Anche le modalità di somministrazione sarebbero regolamentate e affidate al Servizio sanitario nazionale.
Infine verrebbe data importanza anche all’opinione di medici e infermieri per cui è previsto il diritto all’obiezione di coscienza, sebbene le strutture debbano garantire l’accesso al fine vita.