LA CHIESA VERSO IL CONCLAVE
Le porte della Cappella Sistina si chiuderanno il 7 maggio alle ore 16:30. Dopo l’ingresso dei cardinali e il giuramento, il fatidico “extra omnes”, la formula con cui ha ufficialmente inizio il voto più segreto al mondo.
Poi, il silenzio. Fino alla fumata bianca, i cardinali sono tenuti alla massima riservatezza, per tutto il tempo necessario all’elezione del nuovo Pontefice.
Oggi i vigili del fuoco vaticani hanno installato il comignolo sul tetto della Cappella Sistina, da cui usciranno le classiche fumate.
Nera, se il papa non è statoo eletto, bianca se l’elezione ha avuto esito positivo.
Due al giorno, una a fine mattino e una a fine pomeriggio, finché i porporati non avranno raggiunto l’intesa sul nuovo Papa.
Molti cardinali affermano che sarà un conclave breve, 2 o 3 giorni, ma l’eredità di Papa Francesco divide gli elettori.
Questa mattina è ripreso il confronto tra i cardinali sul futuro della Chiesa. Si parla di finanza, ma anche delle riforme introdotte da Bergoglio, che dovranno essere accettate dal nuovo Pontefice.
Gli elettori sono divisi tra l’ala progressista, vicina ai cambiamenti introdotti da Francesco, e una fazione più conservatrice, fedele alla dottrina classica.
A questa appartiene il cardinale Burke, supportato da Donald Trump, contrario all’aborto e chiuso nei confronti dell’omosessualità.
Ma anche il guineano Sarah e il tedesco Mueller. Quest’ultimo si era espresso contrario ad un “nuovo Francesco”, definito schiavo delle lobby.
Ma questo sarà il conclave più internazionale della storia, con una larga partecipazione di elettori da tutto il mondo, i più vicini agli ideali di Bergoglio, quindi maggiormente rappresentativa di una cristianità accogliente.
