MUTUI: TASSI SI ABBASSANO(DI POCO), COME ORIENTARSI
24 mesi di rialzi continui dei tassi dei mutui e oggi si intravede finalmente la luce all’orizzonte. Secondo rilevazioni dell’Associazione Bancaria Italiana sul mese di dicembre, i tassi sulle nuove operazioni da parte delle famiglie sono scesi al 4,42% dal 4,5 del mese precedente.
Ma a dicembre 2022, un anno prima, pensate che i tassi dei mutui erano al 3%, cresciuti di oltre un punto percentuale in un anno. Non siamo scesi ancora a quel livello, ma l’inversione di tendenza lascia sperare in ulteriori diminuzioni.
Diversa, invece, la situazione per le imprese. Infatti il tasso sulle nuove operazioni di finanziamento alle aziende è invece ulteriormente aumentato, al 5,69% a dicembre rispetto al 5,59% di novembre.
Come si devono orientare adesso gli italiani senza incorrere in ulteriori fregature e salassi?
Nell’ultimo periodo del 2023 è calata la domanda di prestiti, un trend dovuto alla sfiducia dei consumatori nel mercato del credito, come si è contratto il mercato delle compravendite immobiliari.
In tema finanziamenti, oggi il tasso fisso rimane conveniente rispetto al variabile, costando fino all’1,7% in meno per i migliori mutui a tasso bloccato. Secondo esperti oggi il variabile risulta decisamente più rischioso perché già quest’anno si paga più del fisso e il trend proseguirà anche nel 2025. La Banca Centrale Europea ha comunque annunciato la riduzione del costo del denaro entro quest’anno.