TURISMO DI MASSA: ORDINANZE E DIVIETI IN ITALIA
Come ogni estate le località turistiche italiane devono fare i conti con il sovraffollamento. Diverse sono le mete, tra mare e montagna, prese d’assalto da migliaia di persone.
Tra le più rinomate ci sono senza dubbio le Dolomiti. Ad Ortisei almeno 4 mila persone si presentano ogni giorno in visita. In questi contesti il turismo di massa crea enormi disagi, in particolare per l’afflusso di auto. Ed è per questo motivo che in numerose località si incoraggia l’uso delle navette per ridurre il traffico.
Anche lungo il mare sono stati presi provvedimenti simili. In Sardegna, ad esempio, alcune spiagge hanno limitato l’accesso a 1500 bagnanti. Per preservare il decoro, invece, a Diano Marina, in Liguria e a Marciana, sull’Isola d’Elba, è proibito camminare per le vie del centro a torso nudo. A Portofino, mangiare cibi seduti a terra o sui muretti è vietato, mentre a Livorno mare è vietato passeggiare scalzi.
In Puglia, particolare attenzione è stata posta sulla musica. La guardia costiera dice stop alla musica ad alto volume per le imbarcazioni a meno di 500 metri dalla costa. Questo perché gli amplificatori sonori sulle barche riproducono la musica a poca distanza dalla riva.
Infine, per contrastare la malamovida nel Nord Italia sono state istituite delle zone rosse, dal Friuli-Venezia Giulia a Lignano Sabbiadoro e a Jesolo, località tra le più visitate in estate.