URGE MIGLIORARE LE CONDIZIONI DEL LAVORO IN ITALIA
Via libera al nuovo Decreto Flussi. Il Consiglio dei Ministri ne ha dato annuncio in queste ore autorizzando l’ingresso in Italia per 500mila lavoratori stranieri dal 2026 al 2028. Dopo i 450mila del triennio 2023-2025 si replica in crescendo per accontentare le molte richieste delle imprese italiane in forte difficoltà per la carenza di personale. Fumosa la modalità per l’invio delle richieste tramite il click day sulla piattaforma del Ministero che ha sempre diviso le parti. Di tutt’altra opinione il Governo che lo ha sempre ritenuto un utile filtro per monitorare la regolarità degli ingressi a contrasto dei flussi clandestini. Manodopera indispensabile, così è stata definita dal Ministro del lavoro e Politiche Sociali Calderone, linfa vitale per il sistema economico e produttivo nazionale. Nell'arco del triennio sono assegnate 230.550 quote per lavoro subordinato non stagionale e autonomo e 267mila per lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico. Inoltre grazie al Decreto Flussi si rafforzeranno le fila di colf e badanti sempre più necessarie in un Paese, l’Italia, con una percentuale del 24.7% di anziani rispetto alla popolazione totale. L’ingresso però punta a profili qualificati e professionali , formati in alcuni casi nei paesi d’Origine con i quali il Governo Italiano ha stretto rapporti di collaborazione. Chiusa la parentesi, è davvero triste pensare che l’Italia per garantire la propria sopravvivenza economica debba cercare manodopera altrove. Urge una riflessione , rispetto al mondo del lavoro, alle condizioni dei lavoratori, ai salari e alla qualità di vita, temi che hanno portato i nostri giovani a emigrare cercando migliori condizioni in altri Paesi d’Europa.