IL SENATO ACCADEMICO ROMPE IL SILENZIO SU GAZA
PADOVA- La protesta inscenata da circa 300 studenti militanti pro Palestina Libera che da giorni infiamma le Università italiane, così anche l’Ateneo padovano, si è conclusa tutto sommato con un mezzo accordo tra le parti ma soprattutto pacificamente. Tende e striscioni ormai sono parte integrante dei due cortili del Bo sede dell’Università di Padova, ma la scelta di occupare i due spazi si è rivelata strategica e sensata. Ha permesso ai manifestanti di trovarsi già all’interno della sede universitaria proprio durante la riunione del Senato Accademico iniziata nel pomeriggio alle ore 14.00 evitando così inutili tensioni con le Forze dell’Ordine nel tentativo di varcare gli ingressi universitari come è accaduto lo scorso aprile. Il Senato Accademico ha rifiutato un pubblico incontro con gli studenti in protesta che in sintesi chiedono l’interruzione dei rapporti a carattere culturale scientifico con gli Atenei israeliani ma ha approvato una mozione dichiarando ufficialmente la forte preoccupazione e lo sdegno per il massacro in atto nella Striscia di Gaza, l’attivazione di corridoi umanitari per studenti e l’inserimento della clausola di coscienza che consentirà ai ricercatori padovani di non partecipare a ricerche con Israele ove sorga il sospetto che le ricerche possano venire impiegate per l’industria bellica.