IL TERMALISMO EUGANEO RIPARTE DA SETTE PROPOSTE
Obiettivo: rilanciare il Bacino Termale Euganeo. La più grande destinazione termale d’Europa per capacità ricettiva è stata al centro del convegno di mercoledì tenuto ad Abano Terme.
La ripartenza del settore post-pandemia è avvenuta con difficoltà non del tutto superate nemmeno oggi. Le presenze sono inferiori di circa il 20% rispetto al 2019 e la durata dei soggiorni è scesa a 3,3 giorni.
Non bisogna però essere pessimisti perché i segnali di ripresa ci sono. Secondo Unioncamere il turista termale medio spende 200 euro al giorno e ha un tasso di fidelizzazione del 70%. A questo si aggiunge poi un interesse per i servizi curativi e di benessere medico in costante crescita. Per non parlare dei progressi in campo energetico nel valorizzare le acque termali.
L’evento di mercoledì è stato anche l’occasione per presentare un documento, un “Position Paper”, di sette punti elaborato da Federalberghi e Confindustria allo scopo di dare nuova vita al settore. Importante è ora rendere il Bacino più attrattivo a tutto campo, così da richiamare sia turisti che investitori capaci di valorizzare strutture e territori. Tra le proposte una revisione normativa, finanziamenti mirati e la creazione di una governance unica.