MICROIMPRESE IN CALO, CRISI IN BASSA PADOVANA
È allarme nel padovano, dove si sta verificando un forte calo delle microimprese. La conferma arriva dai dati elaborati da CNA Padova e Rovigo in occasione del percorso congressuale in corso e che porterà all’assemblea generale con l’elezione del nuovo presidente.
Le microimprese sono quelle aziende con 5 dipendenti occupati in media. La situazione di questa categoria di imprese costituisce un paradosso per il territorio della provincia di Padova.
Nonostante siano le più presenti nel tessuto economico della provincia oggi sono le più penalizzate. Tanto che il numero di addetti nel settore è in crescita solo grazie alle imprese medio-grandi.
Negli ultimi dieci anni si è verificato un calo generale, ma la situazione è critica soprattutto in Bassa Padovana, con una diminuzione del 11,5%, e in Alta Padovana con un calo del 7,3%.
Eppure sono le microimprese a rappresentare il 90% delle aziende padovane coprendo settori come la produzione, l’artigianato, i servizi alla persona e il commercio di prossimità.
L’erosione è causata anche dalle difficoltà di accesso ai fondi e agli strumenti pubblici perché meno strutturate. Inoltre la maggior parte delle misure nazionali e regionali è destinata ad imprese medio-grandi.
Problema che potrebbe essere risolto applicando la legge: l’articolo 45 della Costituzione tratta il tema dell’artigianato. La soluzione più idonea sarebbe creare strumenti specifici e fatti su misura per le piccole realtà.