OFFESE A PREFETTO E QUESTORE, GIORDANI CONDANNA
Il Sindaco di Padova Sergio Giordani non usa mezzi termini per stigmatizzare le scritte ingiuriose nei confronti del Prefetto e del Questore apparse sullo striscione “Benvenuti in zona rossa” che era stato affisso domenica sera al Cavalcavia Borgomagno.
Lo striscione era parte integrante della cena collettiva che si era tenuta domenica in quartiere per protestare contro la decisione di istituire la zona rossa all’Arcella.
Ma un conto è una manifestazione pacifica, in 300 avevano partecipato alla cena, un altro conto è invece esacerbare i toni della polemica.
Tanto che ora, a chiedere che i riflettori si spengano, è proprio il primo cittadino
Negli anni l’Arcella ha beneficiato di decine di interventi che hanno cambiato radicalmente volto al quartiere.
L’ultimo è stato annunciato proprio nelle scorse ore: 340 mila euro per ampliare il Parco Milcovich, che passerà così da 37 mila a 47 mila metri quadri.
La ricetta dell’amministrazione Giordani è questa: rivitalizzare anziché militarizzare. Al di là delle offese, sempre da condannare, il Comune rimane contrario alla zona rossa.
Sul fatto indaga la Procura di Padova, che esaminerà le telecamere di videosorveglianza per risalire agli autori delle offese. Nelle scorse ore è intervenuto sulla questione anche il Ministro dell’Interno Piantedosi: “Le polemiche sulla zona rossa a Padova sono ingiustificate e fuorvianti – ha scritto sul social network X – sono al fianco di Prefetto, Questore e di quanti si adoperano per rendere più sicure le nostre città”.