PADOVA, ABUSIVA LA MOSCHEA DI VIA TURAZZA
PADOVA - Dopo la denuncia, a metà luglio, dell'europarlamentare leghista Anna Maria Cisint, il Comune di Padova deve ammettere l'illegalità della moschea di via Turazza. L'ex sindaca di Monfalcone, molto nota per le sue crociate contro i luoghi di culto islamici a Nordest, aveva promesso una diffida al sindaco di Padova se non avesse proceduto tempestivamente. E Palazzo Moroni, dopo i sopralluoghi degli addetti del settore Edilizia Privata hanno appurato che effettivamente il centro islamico della Stanga, seppur aperto da ben 13 anni, è privo dei requisiti urbanistici e dei permessi amministrativi per essere considerato un luogo di culto, ed è da considerarsi del tutto abusivo, con tutto ciò che ne conseguirà dal punto di vista amministrativo.
Una vittoria per la Lega, che ora ne chiede a gran voce la chiusura immediata, mentre il Comune ha malinconicamente sottolineato che tutte queste prescrizioni spettano esclusivamente al Veneto, in cui - hanno detto gli assessori all'edilizia e all'urbanistica di Palazzo Moroni - la norma rischia di relegare alla clandestinità chi vuole esercitare il proprio personale diritto di libertà di culto, imponendo la necessità di acquisire un'intera area da convertire urbanisticamente come tale.