PADOVA, CAOS TRASPORTI PER GLI STUDENTI
Più che un tragitto verso scuola, un viaggio della speranza. Un settembre nero per il trasporto pubblico padovano. Soprattutto per le corse del mattino, quelle che dalla provincia riversano sul capoluogo migliaia di studenti delle scuole superiori.
E così ogni giorno, tra autobus pieni, corse che saltano e orari non rispettati, arrivare in orario in classe è un vero terno al lotto.
Per un giorno, lo abbiamo sperimentato anche noi.
Partiamo alle 7.10 del mattino da via Chiesanuova, una delle direttrici più trafficate. E subito il primo intoppo: salire nel primo autobus è impossibile, troppo pieno per far entrare altre persone.
E allora saliamo alla corsa successiva, alcuni minuti dopo.
Ma il bus, nonostante ne sia passato uno subito prima, è comunque affollato. Il tragitto è scomodo e per respirare un po’ bisogna attendere Corso Garibaldi, dove scende la maggior parte degli studenti.
Però c’è chi deve proseguire fino alla Stazione, vero punto di interscambio per la maggior parte delle linee del trasporto pubblico. Ed è qui che il bus, ancora una volta, si riempie.
Una routine che si ripete giorno dopo giorno, sempre uguale a se stessa. A dircelo sono proprio gli studenti con cui abbiamo parlato e che hanno preferito non farsi inquadrare. Ma che, fuori microfono, ci hanno raccontato i loro disagi quotidiani.
Alcuni ci raccontano di come anche solo una coincidenza persa faccia sì che non si riesca ad arrivare in orario a scuola. Altri ancora lamentano di dover attendere il passaggio di diversi autobus prima di trovarne uno in cui riuscire a salire. Ma c’è chi, addirittura, ci dice che spesso le corse saltano senza preavviso.
E nelle giornate di pioggia, poi, è ancora peggio. Questa la situazione che ci è stata segnalata mercoledì mattina in stazione. Di autobus e tram nemmeno l’ombra per lunghi minuti proprio nell’orario clou. Il risultato? Decine e decine di ragazzi ammassati alle fermate. Solo a ridosso delle otto i mezzi hanno ripreso a caricare gli studenti.
Per i sindacati, il problema è soprattutto uno.
Una situazione vicina al collasso che necessita di interventi rapidi. A chiederlo le migliaia di studenti per i quali ogni giorno, andare a scuola, sta diventando una vera e propria odissea.