PADOVA IN FESTA PER IL GIRO: L'ARRIVO IN PRATO
È stata una festa. Una festa totale, una festa per Padova, per grandi e piccoli appassionati di ciclismo,ma anche per chi non ne capisce assolutamente nulla ma a un evento come l'arrivo di tappa del giro d'Italia non ha voluto mancare. Decine di migliaia di persone, che fin dal primo mattino hanno cominciato a gremire Prato della Valle. C'è chi è arrivato dalla vicina Slovenia per applaudire un Pogacar avviato verso un trionfo storico nella corsa in rosa. C'è chi vive a Padova, ma si è presentato con le proprie bandiere colombiane sperando in un trionfo in volata di Quintana. C'è chi è arrivato dall'Olanda, per la prima volta a Padova, solo per il traguardo del Giro.
Prato della Valle si è svegliato all'alba, colorato di rosa e di sport. I primi ad arrivare hanno voluto piazzarsi in prima fila sulla linea del traguardo, sotto il sole, per accaparrarsi i posti migliori. Da Pordenone, i tifosi di Jonathan Milan si sono armati fino ai denti con tutto l'occorrente per una giornata da vivere a due metri dal traguardo.
La lunga giornata rosa di Padova ha visto sfrecciare sul traguardo i giovani ciclisti delle scuole padovane, che hanno sprintato su una linea che chissà, un giorno magari potranno varcare nella corsa vera. C'erano anche i fan della squadra di Rubano da cui partì Giada Borgato, oggi voce del giro in tv. Poi, poco dopo pranzo, l'arrivo dei grandi campioni del passato: Bettini, Ballan, Fondriest, assaltato dagli appassionati tra foto e autografi.
L'attesa sale, la piazza si riempie con migliaia e migliaia di persone. I ciclisti scendono da Fiera di Primiero, attraversano Valdobbiadene, Villorba, scendono nel veneziano fino alla Riviera del Brenta e poi giù, diretti verso Padova. Al traguardo si arriva dopo una via Facciolati tra due ali di folla: vince allo sprint il belga Tim Merlier che beffa i due padroni di casa dopo una tappa condotta a una media di oltre 45 chilometri orari. Jonathan Milan, secondo, e il padovano Alberto Dainese che deve accontentarsi del quarto posto. Al traguardo, esplode la festa proprio mentre la pioggia, che ha risparmiato la città per tutto il giorno, comincia a cadere. Pogacar veste ancora la maglia rosa, a tre tappe dalla fine mancano le ultime due grandi salite pe conquistarla. Il popolo padovano, e non solo, ha occhi e applausi solo per lui.
Per Padova si chiude una giornata memorabile. Il Giro saluta e va avanti, passa e quasi non si ferma, è sempre così ma guai a dire che non lo si è visto arrivare. Rimangono le emozioni, i volti, la meraviglia e la felicità. Anche di una città che si è fatta scoprire.
