CASTELFRANCO VENETO, UN FILO ROSSO TRA LE EPOCHE

C'è chi la chiama Città del Giorgione, chi col nome dialettale di Casteo, per i più è semplicemente Castelfranco.
È ancora poco noto eppure questo centro murato della Marca occidentale è come un forziere ricco di bellezza e potenziale turistico ma che lo più rimane chiuso. Eppure, da anni ormai, l'amministrazione sta puntando molto sul lancio delle peculiarità di Castelfranco Veneto, per farne un centro turistico di livello.
Già inserita nel circuito delle città murate Castelfranco è ora concentrata sul recupero delle sue mura duecentesche.
Con un intervento da 1 milione 200 mila euro si sta provvedendo al restauro del camminamento di ronda dalla Torre del Giorgione alla Torre dell'Orologio e poi anche verso nord, con l'affaccio su piazza Giorgione. L'apertura è prevista entro l'estate.

Il recupero delle mura si inserirà nel disegno complessivo dell'amministrazione che lavora per creare una rete di siti da visitare. In prima linea Casa Giorgione, luogo perfetto dove conoscere questa figura importantissima per l'arte europea.
E poi il settecentesco Teatro Accademico, la stessa Torre dell'Orologio, visitabile all'interno, e, appena fuori dal centro, Villa Bolasco, di proprietà dell'Università di Padova. Tanti luoghi per conoscere l'avventura di questa città attraverso i secoli.
Ma la ricca storia non è il suo unico tratto distintivo.

Oltre a questo, le aziende del territorio, con il supporto di Confartigianato, hanno avviato corsi di formazione per i dipendenti e processi per aprirsi ai mercati internazionali.
Su queste basi Castelfranco Veneto vuole costruire un futuro competitivo, in cui la cultura ha un ruolo di primo piano e le aziende del territorio si impegnano per affrontare le sfide del mondo attuale.
Un filo rosso tra passato e presente.