SILENZIO AL GIUDICE, I DUE KILLER ANCORA IN CARCERE

Restano in carcere, i due giovanissimi trevigiani accusati dell'omicidio di Lorenzo Cristea, il ragazzo ventenne di Trebaseleghe accoltellato con tre fendenti al torace e all'addome, dopo una rissa scoppiata all'esterno di una discoteca di Castelfranco, e deceduto a seguito delle ferite riportate. Lo ha deciso la Procura di Treviso, dopo l’udienza di garanzia tenutasi questa mattina e terminata con la decisione di convalidare l’arresto per entrambi. A tutti e due, un 22enne e un 19enne, il pm Giulio Caprarola contesta i reati di omicidio volontario, tentato omicidio, lesioni personali aggravate, porto abusivo d'arma e rissa. La Procura è pronta a contestare anche l'aggravante dei futili motivi, ma non quella della premeditazione.

Accuse di cui potrebbero rispondere entrambi, dopo che uno dei feriti, un 19enne di Loreggia, ha raccontato che tutti e due avevano preso parte all'aggressione, armati di coltello.

Nel carcere di Santa Bona, a Treviso, i due ragazzi sono stati sottoposti all'udienza di convalida dell'arresto: davanti al giudice si sono avvalsi entrambi della facoltà di non rispondere, per dare tempo ai loro legali di comprendere meglio la dinamica dell'aggressione della notte tra sabato e domenica scorsi, anche perché finora è emersa solo la versione dei fatti del gruppo dei giovani aggrediti. Ma soprattutto, decisiva si è rivelata quella contenuta in un filmato amatoriale: un video breve, di circa otto secondi, registrato da un testimone con il telefonino: frammenti del momento dell'aggressione, consegnati poi ai carabinieri spontaneamente dall'autore, nei quali si vedrebbe la rissa, coinvolgere il gruppo di una decina di ragazzi, e poi anche il momento in cui uno di loro sferra fendente contro un rivale dal basso verso l'alto, con la lama che brilla illuminata da un lampione. Starà agli inquirenti stabilire, della poche immagini, quale dei due arrestati sia quello ritratto nel video sferrare la coltellata. Un'aggressione che ha portato al tragico bilancio di una vittima e di tre ragazzi feriti: il più grave, Alessandro Bortolami, è rimasto colpito da sei fendenti in modo grave, ma fortunatamente non è più in pericolo di vita.