TREVISO, SCONTRI AL CARCERE MINORILE
Momenti di grande agitazione nel carcere minorile di Treviso nella serata di lunedì 16 dicembre. Durante la cena, infatti, è scoppiata una rissa tra i giovani detenuti, che si sono fronteggiati divisi in due gruppi contrapposti. La causa dello scontro deriverebbe da un litigio per il possesso del telecomando: un futile motivo, dunque, da cui è nato dapprima un acceso diverbio verbale, che poi si è trasformato in una colluttazione fisica.
Nel tentativo di sedare la rissa, quattro agenti sono rimasti feriti e portati in ospedale. Uno di questi ha riportato un taglio sulla testa, causato dall’impatto con un estintore lanciato nella sala, e gli sono occorsi quattro punti di sutura.
Ma non è tutto: i due dei responsabili sono i protagonisti di un’altra rivolta accaduta nello stesso carcere, questa volta risalente a due anni fa: allora era stato appiccato un fuoco all’interno della struttura, causando la chiusura della stessa per oltre un anno. Per questo motivo il direttore del penitenziario aveva già richiesto il trasferimento dei due detenuti, concesso solamente ora, a seguito della rivolta di lunedì.
La difficoltà di gestire la sicurezza nel carcere deriva soprattutto dal sovraffollamento della struttura: lo stabile accoglie infatti il doppio delle persone stabilite, facendo del carcere di Via Santa Bona il penitenziario più sovraffollato d’Italia.