ALLARME PORRACCHIA, LA PIANTA CHE SOFFOCA I FIUMI
La Regione risponde all’allarme Porracchia, la pianta infestante che sta mettendo a dura prova la sicurezza idraulica del Veneto. Si tratta di un fiore giallo dal colore brillante, che si vede spesso lungo i canali delle città.
Non bisogna, però, lasciarsi ingannare dal suo aspetto, perché questo vegetale dannoso in rapida espansione sta soffocando interi fondali e rive fluviali.
I danni ambientali ed economici sono enormi. Innanzitutto, la presenza di zone stagnanti altera l’ecosistema dei fiumi con la conseguente scomparsa della flora nativa e la proliferazione delle zanzare.
Resistente alle alte temperature, la Porracchia interferisce anche con i sistemi di irrigazione con conseguenze gravi per l’agricoltura e l’allevamento.
L’infestazione dei corsi d’acqua può persino impedire l’accesso ai canali, causando disagi al turismo e alla pesca. Non vanno poi sottovalutati i rischi di allagamento dovuti al deterioramento di dighe e infrastrutture.
Per far fronte a quest’emergenza, la giunta regionale del Veneto, con l’assessore Federico Caner, ha approvato una “strategia di contenimento della Ludwigia hexapetala” ossia la Porracchia. Si tratta di un’attività di ricerca di 7 mesi, svolta in collaborazione con l’Università di Padova.
Lo studio verrà condotto nei canali dei due Consorzi di bonifica, Bacchiglione e Lessinio Euganeo Berico.
Per vincere la lotta alla Porracchia, la Regione ha bisogno dell’intervento di tutti: istituzioni e cittadini. A questi ultimi, nello specifico, viene richiesto il rispetto del divieto di commercio della pianta, in vigore già dal 2014.