AMMINISTRATIVE 2025:IL CENTROSINISTRA UNITO PREVALE
L’unione fa la forza, un motto che si rispecchia pienamente nell’esito delle elezioni amministrative andate in scena nel weekend.
Il fine settimana elettorale ha portato al voto in tutta la penisola 126 comuni. Circa due milioni di cittadini sono stati chiamati alle urne per eleggere nuovi sindaci e consigli comunali: l’affluenza si è mantenuta stabile al 56,3%.
Sul fronte politico, il centrosinistra vince nei consensi nei centri urbani più significativi, portandosi a casa Genova e Ravenna. Fra i quattro capoluoghi al voto, la città ligure era l'unica reduce da una giunta di centrodestra e l'unica in cui entrambe le coalizioni si sono presentate unite. Così, la vittoria della candidata Silvia Salis già al primo turno ha dato il via ai festeggiamenti dei partiti che si oppongono al governo di Giorgia Meloni e lo sguardo non può non mirare al futuro, alle politiche del 2027. Il centrodestra, invece, ha rimediato consolazioni nei centri minori, ma deve rimandare l’incasso delle partite più grandi al secondo turno, Taranto e Matera dove comunque il centrosinistra parte in vantaggio.
Dal voto popolare bellissimi segnali. L'alternativa c'è e si chiama unità. Come sempre", scrive sui social Nicola Zingaretti, capodelegazione Pd al Parlamento europeo; la segretaria PD Elly Schlein esulta: “La destra guarda i sondaggi, noi vinciamo le elezioni”. Pochi comuni al voto in Veneto, solo 9: sono andati infatti alle urne i comuni che erano stati commissariati. Di questi, nel veneziano Santa Maria di Sala, unico Comune sopra i 15 mila abitanti, il candidato di centrodestra ha vinto al primo turno, come anche a Eraclea. Negli altri comuni al voto veneti hanno prevalso i civici.
