ARMATI FINO AI DENTI, BABYGANG FERMATA IN VIA PIAVE
Questa volta, probabilmente si è evitato sul nascere che potesse deflagrare in pieno centro a Mestre l’ennesima rissa tra giovanissimi, a colpi di mazze e armi improprie. Merito dei Carabinieri del Reggimento Lagunari e degli uomini della Polizia di Stato che, controllando e monitorando la situazione nel quartiere Piave per prevenire criminalità e spaccio, si sono imbattuti in un manipolo di ragazzini che non pareva affatto avere idee costruttive.
Li hanno visti con con il volto travisato, che si dirigevano verso Corso del Popolo armati di mazze, bastoni e bottiglie di vetro. Gli agenti delle forze dell’ordine, non sono stati troppo a ragione su quali potessero essere le loro intenzioni: hanno richiesto rinforzi alla Centrale Operativa della Questura di Venezia, e con l’intervento di alcune pattuglie sul posto sono riusciti a fermare il gruppo di giovani in Corso del Popolo.
Braccati e identificati, addosso ai ragazzi – alcuni dei quali ancora minorenni - i poliziotti hanno recuperato anche alcune armi da taglio nascoste all’interno di zaini e tasche.
Oggi, a distanza di alcune settimane dal fatto, fortunatamente sventato poco prima che potesse tradursi in un concreto pericolo per i cittadini e sicuramente per chiunque il gruppetto avesse intenzione di fronteggiare, il Questore cdi Venezia ha presentato il conto, firmando alcune misure di prevenzione a loro carico: a sette ragazzi è stato notificato il Daspo Willy, ossia il divieto di recarsi e stazionare nei locali pubblici nell’area teatro dell’intervento di polizia. Un ottavo ragazzo, invece, si è beccato un Foglio di Via Obbligatorio, in quanto unico residente al di fuori del Comune di Venezia.