BIOPSIA LIQUIDA, UNA CHANCE IN PIÙ CONTRO IL CANCRO
Ogni anno, in Veneto, 350 donne colpite da carcinoma mammario metastatico potrebbero essere sottoposte a biopsia liquida. Un esame innovativo, semplice e poco invasivo, che consente agli oncologi di verificare l’efficacia delle terapie in corso, aiutando a personalizzare le cure in modo sempre più preciso.
Attualmente, l’Istituto Oncologico Veneto è già operativo come centro principale per l’esecuzione di questo esame. È però necessario identificare almeno un’altra struttura sanitaria che possa rappresentare un’alternativa, allo scopo di garantire una copertura più ampia e tempi rapidi per tutte le pazienti.
La biopsia liquida si sta rivelando uno strumento fondamentale nella lotta contro diversi tipi di tumore. Nel caso del tumore al seno metastatico, è in grado di individuare mutazioni come quella del gene ESR1, un’alterazione che può emergere nel tempo come forma di resistenza alla terapia ormonale. Individuare per tempo questa mutazione permette ai medici di adattare i trattamenti, evitando, quando possibile, la chemioterapia, e puntando su terapie innovative e mirate.
Grazie alla ricerca, oggi il tumore al seno metastatico può essere affrontato con armi che fino a pochi anni fa erano impensabili. E quando la scienza offre nuove possibilità, ogni paziente deve poterle ricevere. Il tempo, infatti, per chi lotta contro un tumore, è un bene prezioso e non si può perdere.
Per questo si chiede alle istituzioni sanitarie di garantire l’accesso equo e tempestivo a questo esame, che potrebbe salvare la vita a moltissime donne.