BLITZ LEGA: ECCO L'EMENDAMENTO PER IL TERZO MANDATO
La Lega presenta sul filo di lana un emendamento per il terzo mandato dei governatori delle regioni a statuto ordinario. Una postilla che è arrivata pochi minuti prima della scadenza fissata per martedì alle ore 14, quando ormai la pratica politica sembrava definitivamente archiviata. Il Carroccio, firmatario il senatore Paolo Tosato ha presentato un emendamento alla legge sui consiglieri regionali, attualmente in discussione nella commissione affari costituzionali di Palazzo Madama, nel quale si chiede di sostituire l'espressione "secondo mandato" con "terzo mandato" nell'articolo 2 di quella legge a proposito della "non immediata rieleggibilità dei presidenti di regione". E si aggiunge che la norma si applica "in ciascuna regione a statuto ordinario". Discussione che la commissione sta affrontando in sede redigente: ciò significa che la legge che uscirà dagli uffici della commissione verrà poi votata dall’aula del senato così com’è, e non articolo per articolo. Un vero e proprio colpo gobbo, che non è chiaro come andrà a finire, adesso.
"Non ne sapevo proprio nulla, è una partita di cui non mi sto occupando", aveva detto poco prima Luca Zaia, il primo e più interessato alla modifica della legge, interpellato a Venezia sulla questione. Di certo c'è, che chi si aspettava che Salvini battesse un colpo nei confronti di Tajani, ne ha ricevuto una prova tangibile. La querelle, che nelle scorse settimane aveva visto un'apertura a sorpresa di Fratelli d'Italia, si era di nuovo arenata dopo che Forza Italia aveva posto il veto, chiedendo che in cambio del terzo mandato venisse dato il via libera alla sua proposta sulla cittadinanza, lo ius scholae. Niente da fare: sia Salvini che meloni avevano ritenuto irricevibile il ricatto, e questo sembrava chiudere la partita anche per Zaia. Oggi, però, arriva il colpo di coda, e a questo punto sarà l'aula a decidere: i tempi sono stretti, ma l'apertura registrata tra i meloniani non può essere un caso. Anche perché un via libera al terzo mandato, manderebbe nel caos 5 Stelle e Partito Democratico in Campania, e potrebbe avere ricadute positive per il centrodestra anche nelle Marche. Insomma: Tajani e Salvini hanno spesso affilato le lame, ma ora arriva la vera resa dei conti. Salvini mostra le carte, e chiama gli alleati alla prova: Fratelli d'Italia deve dimostrare se quello avanzato fosse un bluff o un passo concreto, mentre Tajani rischia di ritrovarsi con la mano peggiore.
