CANNABIS LIGHT: LE IMPRESE CONTRO IL DECRETO
Effetti devastanti sul comparto della canapa legale. Un settore che in Italia vale circa due miliardi di euro e che, solo in Veneto, coinvolge oltre 350 imprese e 4mila addetti rischia il tracollo. A lanciare l’allarme è il capogruppo di Europa Verde, Renzo Masolo, che ha presentato una risoluzione per chiedere al Parlamento di stralciare l’articolo 18 del decreto Sicurezza, che vieta la lavorazione e la vendita delle infiorescenze di cannabis light.
Una scelta definita “ideologica e antiscientifica”, che mette a rischio migliaia di posti di lavoro, colpendo vari settori come la cosmesi. Una forzatura ideologica che colpisce una coltivazione agricola che nulla ha a che fare con il narcotraffico.
Secondo i promotori, il provvedimento contrasta con le normative europee e con le linee guida dell’ONU e dell’OMS, che hanno escluso il CBD dalle sostanze pericolose.
Imprenditori, lavoratori e associazioni vogliono evitare che di tutto ciò che è stato fatto in termini imprenditoriali non rimanga più nulla, chiedendo di poter continuare a operare legalmente in un comparto agricolo che è trasparente ed ecologico.