CASO TAMPONI, ASSOLTI RIGOLI E SIMIONATO
Il dottor Roberto Rigoli e la dottoressa Patrizia Simionato, al tempo dei fatti coordinatore delle microbiologie del Veneto e Dg di Azienda 0, sono stati assolti "perchè il fatto non sussiste" dal Giudice del Tribunale di Padova Laura Chillemi nel procedimento che li vedeva coinvolti per il caso "tamponi rapidi". L'assoluzione è avvenuta ai sensi dell'articolo 129 cpp che prevede che il giudice debba pronunciare immediata sentenza di assoluzione quando, a processo ancora in corso, risulta evidente l'innocenza dell'imputato.
Soddisfazione anche da parte del Presidente della Regione Zaia: “si ripristina e si ristabilisce la verità, dopo anni di insinuazioni, accuse e le peggiori cose che abbiamo sentito dire – afferma in una nota il Governatore - Ho sempre difeso questi due professionisti della sanità del Veneto e penso che questa sentenza rappresenti anche una giusta riabilitazione sociale verso persone che hanno sofferto molto.
Rigoli e Simionato erano accusati di falsità ideologica in atti pubblici e turbativa d’asta.
Era stato contestato loro di aver acquistato 500 mila tamponi rapidi dall’azienda irlandese Abbott nel 2020, in piena emergenza pandemica, senza effettuare le necessarie verifiche scientifiche sulla loro efficacia, dichiarando falsamente di aver condotto tali validazioni.
Le indagini erano partite da un esposto di Andrea Crisanti, oggi Senatore Pd e all’epoca dei fatti Direttore della Microbiologia dell’Ospedale di Padova.