CRAC DELLE BANCHE: UN “AIUTINO” AI REVISORI
Un nuovo disegno di legge in discussione al Senato potrebbe impedire a migliaia di risparmiatori danneggiati dal fallimento delle banche venete di ottenere un risarcimento adeguato.
Il provvedimento, presentato dal senatore Nicola Calandrini di Fratelli d’Italia e ora al vaglio della Commissione Giustizia, prevede la riduzione della responsabilità delle società di revisione, vale a dire gli enti che controllano i bilanci delle banche.
Una norma dal valore anche retroattivo, e destinata quindi ad applicarsi anche ai processi già in corso intentati dai cittadini che hanno fatto causa dopo il fallimento di Popolare di Vicenza e Veneto Banca.
Secondo le associazioni che tutelano i risparmiatori, la responsabilità dei crac delle banche è anche dei revisori contabili.
L’associazione “Noi che credevamo nella Banca popolare di Vicenza e in Veneto Banca” ha già scritto al Governo e al Parlamento per chiedere che la legge non veda mai la luce.
Secondo il Codacons, il fallimento delle banche venete ha causato in totale 42 miliardi e mezzo di euro di perdite a danno della collettività e ha mandato in fumo i risparmi di duecentomila persone.
Se la nuova legge venisse approvata, una società di revisione sarebbe chiamata a un risarcimento di massimo 16 milioni di euro.