CYBER-ATTACCHI, IMPRESE ITALIANE SEMPRE PIÙ ESPOSTE
Le imprese italiane sono sempre più sotto attacco. Secondo i dati di Confartigianato, tra il 2019 e il 2023 i reati informatici denunciati dalle aziende sono cresciuti di oltre il 45%. Toscana e Veneto le regioni più colpite.
Dalle multinazionali alle piccole attività, nessuno è risparmiato: frodi, truffe e aggressioni online rappresentano ormai il 35,5% dei delitti contro le imprese. Più del 15% ha subito almeno un incidente informatico con danni come blocchi ai sistemi, distruzione o divulgazione dei dati.
Non mancano però segnali di consapevolezza: l’83% delle imprese attribuisce grande importanza alla cybersicurezza, più della media europea. Nel 2024, più del 42% ha investito in protezione digitale, anche sperimentando strumenti di intelligenza artificiale.
Ma un fronte debole rimane: la mancanza di competenze. Quasi un’azienda su quattro fatica a trovare personale specializzato, in particolare esperti di sicurezza e amministratori di sistemi. Il Veneto è tra le regioni con la carenza più grave.
Per Confartigianato la sfida è chiara: servono norme semplici ed efficaci, incentivi agli investimenti e, soprattutto, considerare la sicurezza informatica un pilastro dell’innovazione e della crescita economica.