DISASTRO AMBIENTALE PEDEMONTANA, LA NUOVA DENUNCIA
Un flash mob simbolico per celebrare il funerale della madre terra vicentina. Alla luce di quanto accaduto sabato a Vicenza, quando i principali comitati ambientalisti hanno manifestato davanti alla sede della Provincia, prosegue la denuncia sui danni ambientali in quel territorio già martoriato dall’inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche. Nella protesta una cinquantina di attivisti della rete ecologista veneta ha depositato una bara di cartone per sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi ambientali che affliggono i territori vicentini come quello del potenziamento del maxi impianto della Silva srl, azienda di riciclaggio di rifiuti, o della contaminazione da derivati del fluoro addebitata ai cantieri della Superstrada pedemontana veneta. E proprio su quest’ultimo punto COVEPA, Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa, diffonde una nuova relazione sul disastro ambientale della Superstrada.
L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale definisce il quadro come un danno ambientale grave e persistente richiedendo azioni coordinate tra Regione, Governo e concessionario SPV. Il COVEPA intende continuare a costituirsi parte offesa: la contaminazione da PFBA, derivati dai PFAS, nell’Ovest vicentino rappresenta un potenziale rischio sanitario se raggiungesse le falde usate per l’acqua potabile.