DOPO LO SCHIANTO, I BIMBI ABBANDONATI SUL PASSANTE
È una vicenda dai contorni nebulosi e agghiaccianti, quella capitata letteralmente addosso alle forze dell'ordine nella notte, poco dopo le quattro del mattino, lungo il Passante di Mestre. Un'automobile, un'Audi che viaggiava lungo l'autostrada, all'altezza di Spinea è finita per sbattere con un furgone dei lavori stradali: un sinistro non frontale, ma uno schianto abbastanza grave tanto da impedire all'auto di riprendere la marcia.
Ma la cosa più incredibile è ciò che è avvenuto subito dopo: le due persone sedute sui sedili anteriori hanno tentato la fuga, abbandonando non solo l’auto ma anche i passeggeri che trasportavano all’interno. Erano cinque bambini, di età compresa tra i cinque e i sette anni.
Tutte le persone all’interno dell’auto risulterebbero essere di origini mediorientali, e lo stesso pure tutti i bambini: la Procura della Repubblica di Venezia sta compiendo le verifiche del caso, per ricostruire il percorso che li ha portati in Italia. L'ipotesi, sul tavolo dei magistrati, non è solo quella di danneggiamento, fuga e abbandono di minore, ma anche di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’Audi, che viaggiava sul Passante, ha colpito il furgone di alcuni operai impegnati in un cantiere aperto: lo scontro è stato violento, uno dei lavoratori ha riportato alcune ferite leggere, mentre due dei bambini a bordo hanno avuto la peggio, riportando diverse fratture. I bambini feriti, accompagnati d’urgenza alla Pediatria di Padova, non sono in pericolo di vita, ma rimangono ricoverati in osservazione. I poliziotti, invece, si sono messi subito all’inseguimento delle due persone che viaggiavano nei sedili anteriori: uno dei due è riuscito a scappare nei campi oltre la barriera dell’autostrada, l’altro invece è stato immediatamente immobilizzato dagli agenti. Le indagini cercheranno adesso di chiarire le loro responsabilità dei due, e di ricostruire i vari passaggi che hanno portato i cinque bambini in Italia, non da ultima la loro destinazione finale, considerata anche la loro giovanissima età.
Venezia è da sempre, infatti, un crocevia di migrazioni. E l'episodio delle ultime ore riporta alla mente quanto avvenuto nel 2012, quando sei giovanissimi afghani erano stati trovati lungo la Romea, a Codevigo. Cinque minori tra i dodici e i quindici anni, e un maggiorenne: erano stati alcuni automobilisti, a segnalare la loro presenza lungo la Romea. Giovanissimi, molto spesso minorenni, costretti a viaggi da incubo, nascosti dentro o sotto i cassoni dei tir caricati sulle navi.