GIOVANI IN CRISI, TRIPLICATI I CASI NEL VENEZIANO
Triplicano i giovani con disturbi psichici nel veneziano. Erano 450 nel 2020, oggi superano quota 1.400. Un’impennata che riguarda soprattutto ragazze e preadolescenti, con segnali d’allarme sempre più precoci.
A prendersene cura è l’équipe del servizio “Infanzia, Adolescenza e Famiglia” dell’Ulss 3 Serenissima. Una squadra formata da neuropsichiatre, psicologhe, assistenti sociali e infermiere, che ogni giorno lavorano per prevenire, diagnosticare e affrontare disagi mentali e relazionali nei più giovani.
I dati sono allarmanti. Il 40% dei ragazzi seguiti presenta disturbi d’ansia o dell’umore, spesso associati a ritiro sociale e uso eccessivo di dispositivi elettronici. Il 30% soffre di disturbi della nutrizione, con esordi sempre più anticipati. Il restante 30% sviluppa disturbi del comportamento, che in adolescenza possono sfociare in condotte antisociali.
In aumento anche nuove forme di disagio, come la nomofobia, ovvero l’ansia da separazione dallo smartphone, o la vigoressia, l’ossessione per l’attività fisica.
Solo nel 2024, i consultori dell’Ulss 3 hanno seguito oltre 850 famiglie. Sempre più spesso, infatti, sono proprio i genitori a chiedere aiuto per gestire fragilità, crisi relazionali e difficoltà educative.
Il messaggio degli operatori è chiaro: il disagio giovanile non va ignorato ma ascoltato, compreso e affrontato insieme.