I DAZI DI TRUMP MINACCIANO L’ALIMENTARE VENETO
Il settore alimentare veneto rimane con il fiato sospeso. Donald Trump ha accettato di spostare l’entrata in vigore dei dazi americani al 9 luglio. Tra le imprese però regna ancora l’incertezza.
In Veneto, le bevande rappresentano circa il 10% delle esportazioni della Regione dirette negli Stati Uniti e nel 2024 hanno fatto segnalare un aumento di circa il 15% rispetto all’anno precedente. Un andamento simile a quello seguito dai prodotti alimentari il cui export è aumentato del 17%.
Ecco perché gli imminenti dazi di Trump non lasciano dormire sonni tranquilli. Delle misure che rischiano di invertire il trend positivo delle esportazioni di alimentare e bevande negli States.
Nei primi tre mesi del 2025 la produzione del settore food in Italia ha fatto registrare un aumento vicino al 2%, superiore a quello segnalato in Germania, Spagna e Francia. Un trend che conferma quello visto nel 2024, quando la produzione dell’alimentare è cresciuta del 2,1% a livello nazionale e del 4,4% in Veneto.
Per quanto riguarda le esportazioni, il Veneto conferma la sua vocazione per il mercato estero, assestandosi al terzo posto nella classifica per regioni dietro a Piemonte e Emilia Romagna.
Tutti dati che rischiano di essere compromessi dai dazi. Un clima d’allerta confermato dal Presidente di Confartigianato imprese Veneto, Roberto Boschetto, che rimarca come “chi lavora nel settore non può essere trattato come una pedina negli scacchi del commercio mondiale”.