IL 2 GIUGNO CELEBRATO IN TUTTE LE CITTÁ DEL VENETO
Un forte richiamo all’unità, un grande appello per la pace. Ma anche un pensiero e una riflessione ai mali della nostra società: i femminicidi, le disparità, le morti sul lavoro. Così l'Italia ha celebrato, in tutto il paese, la ricorrenza del 2 giugno, Festa della Repubblica e anniversario numero 79 del referendum con cui, nel 1946, il popolo, per la prima volta dopo vent'anni di dittatura fascista e per la primissima volta a suffragio universale votò istituendo la Repubblica e decidendo di andare oltre alla monarchia. Da Roma, dove le frecce tricolori hanno sfilato sopra l'Altare della Patria, a tutte le città italiane le piazze si sono colorate del tricolore, e riempite delle parole delle istituzioni e dell'abbraccio di tanti cittadini comuni che hanno partecipato alle cerimonie.
A Treviso, il lungo drappo tricolore è stato srotolato dai Vigili del Fuoco lungo la facciata del Palazzo dei Trecento, in piazza dei Signori, dove poi è stato letto il messaggio del presidente Mattarella e nella Loggia si è tenuto il concerto della banda musicale cittadina. Anche Padova, ha salutato il 2 giugno con la celebrazione in piazza dei Signori, con l'enorme tricolore a campeggiare appeso all'alta gru dei pompieri. "Il 2 giugno è molto più di una data simbolica, è il giorno in cui il popolo italiano ha deciso di essere protagonista del proprio futuro", ha detto il sindaco, Sergio Giordani nel suo discorso. Un appello contro l'individualismo, una riflessione profonda per tutti i cittadini sul valore della vita, sulla tremenda piaga dei femminicidi, sulla sicurezza sul lavoro, sull'unità della popolazione, e poi sulla pace. "Una filosofia che riguarda gli individui, ma a ben vedere anche gli stati, tra i quali riemerge un sovranismo figlio di presunzione e arroganza", ha detto Giordani. Nel giorno della festa della Repubblica, dalle prefetture sono anche arrivate le onorificenze ai cittadini e alle cittadine più meritevoli. Così pure a Rovigo, dove la città polesana ha festeggiato la ricorrenza in piazza Vittorio Emanuele II. Il prefetto di Rovigo, Franca Tancredi, ha aperto le cerimonie, di fronte a moltissimi cittadini e in una piazza colorata del tricolore a tutti e quattro i suoi lati e in ogni edificio pubblico, accompagnata dal sindaco, Valeria Cittadin, e cominciate con l'inno suonato dalla banda di Lendinara. "Non sia questo giorno solo una commemorazione", ha detto la sindaca rodigina. Le autorità, civili e militari, hanno anche reso omaggio al monumento ai caduti, al palazzo della Gran Guardia, dove è stata deposta una corona d'alloro accompagnata dal suono del silenzio militare.