notizie / 26/05/2025 09:59

L'ARCELLA CONTRO LA ZONA ROSSA: POLEMICHE E VELENI

Seconda settimana di "zona rossa" nel quartiere Arcella. Da un lato continuano i controlli delle forze dell'ordine, intensificati soprattutto nelle aree maggiormente calde, dai parchi pubblici a luoghi come Galleria San Carlo, Borgomagno e l'area Funghi. Dall'altro, però, le numerose anime del territorio continuano con iniziative e appelli a chiedere a Questore e Prefetto un passo indietro.

Iniziative che il Comune di Padova sta condividendo in pieno: c'erano anche il sindaco Giordani, il vicesindaco Micalizzi, consiglieri comunali e regionali di centrosinistra, alla grande cena organizzata domenica sera sulla pista ciclabile del cavalcavia Borgomagno. Una speciale "sagra" di quartiere che ha trovato spazio proprio in uno dei luoghi più attenzionati: dresscode rigorosamente rosso, e da tutti il forte desiderio di manifestare insofferenza per le decisioni restrittive delle istituzioni, e il marchio di zona pericolosa che l'Arcella non vuole sentirsi addosso. Martedì sera proprio il sindaco Giordani parteciperà, all'interno della kermesse "Arcella bella" al Parco Milcovich, ad un dibattito sulle ragioni del perché gli abitanti del quartiere stanno protestando contro questa misura. Che comunque - va detto - trova anche favori in parte dei residenti, felici di riscontrare che soprattutto nelle aree di maggior pattugliamento quotidiano, la presenza di volanti e gazzelle sta effettivamente allontanando personaggi ambigui e spacciatori.

All'indomani della manifestazione pacifica, però, la risposta di Piazzetta Palatucci arriva forte e chiara. Ed è contenuta nella denuncia, presentata dalla Digos padovana, contro lo striscione esposto domenica sera: "Benvenuti in zona rossa", chiaramente ironico da parte dei residenti. Uno striscione che prima appariva così, semplice, e che nel corso della serata qualcuno ha completato con un insulto, scritto a mano, contro questore e prefetto. Da qui è scattata la denuncia per oltraggio, e la visione delle videocamere di sorveglianza per individuare il responsabile. Facendo ovviamente salire ancora la tensione: "Piena solidarietà e vicinanza a Prefetto e Questore", ha scritto il senatore leghista Andrea Ostellari in una nota, "Quanto accaduto è l’inevitabile conseguenza del clima di sospetto che da settimane il sindaco Sergio Giordani e il Partito Democratico stanno alimentando nei confronti delle istituzioni e delle forze dell’ordine, la sinistra chieda scusa". Si attende l’eventuale contro-replica di Palazzo Moroni, mentre gli organizzatori dell’evento si sono detti amareggiati per l’episodio: “giusto verificare cosa sia successo, ci dissociamo da tali frasi perché l’obiettivo della serata era tutt'altro”, hanno scritto, “stare assieme in un clima di festa e serenità”

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