LE URNE A PONTE SAN NICOLÒ: TRAM, DECORO E ASCOLTO
Alle elezioni comunali di sabato 8 e domenica 9 giugno, Ponte San Nicolò è pronto a cambiare. Sono in tre, in lizza per l’eredità del sindaco uscente Martino Schiavon, che dopo cinque anni di mandato ha deciso di non ricandidarsi. L’avvocato Carlo Bermone, 57 anni, corre con la lista “Ponte Protagonista” e l’appoggio di Fratelli d’Italia, Lega e Coraggio Italia, e si propone come alternativa politica in discontinuità con le ultime amministrazioni comunali.
“Ponte: insieme si può” è la lista che sostiene l’ex comandante dei carabinieri del paese, Marco Corazza, sostenuto da Forza Italia, che ha deciso di mettersi in gioco in prima persona invocando un rilancio sostanziale della città.
L’imprenditore Gabriele De Boni, 40 anni, vicesindaco e assessore uscente, è stato scelto da Comunità Viva per il progetto civico “Ponte San Nicolò Riparte”, condiviso anche dal gruppo che era di opposizione “Facciamo Ponte”. A sostenerlo, ci sono anche Azione e Partito Democratico.
Tra le questioni più accese in paese, tagliato storicamente in due da una statale trafficatissima, c’è ovviamente la viabilità. E quindi anche il progetto che potrebbe rivoluzionarne per sempre i connotati, il prolungamento del tram di Padova che potrebbe passare nel mezzo di Ponte San Nicolò, per poi concludere il suo percorso a Legnaro. Un progetto già in fase avanzata, ma sul quale non mancano le diverse opinioni di chi anima la campagna elettorale.