LO SPETTACOLO DI VENEZIA, IN 100 MILA PER LA REGATA
La Regata Storica, domenica pomeriggio, non ha mancato nemmeno quest'anno di ottemperare al suo primo compito: incantare Venezia e trascinare sulle rive decine di migliaia di persone. L'evento simbolo della città lagunare, da sempre il momento più atteso dell'anno per la comunità veneziana e per tutti gli appassionati della voga alla veneta, ha raccolto anche stavolta una fiumana di persone sulle rive del Canal Grande. Oltre centomila persone hanno assistito alle sfide remiere che nel pomeriggio hanno visto impegnati 200 atleti e campionesse del remo, veterani e giovani promesse. La gare delle varie categorie sono state come sempre precedute dal grande corteo, quello che figurativamente rievoca l'accoglienza riservata a Caterina Cornaro, la sposa del re di Cipro, che rinunciò al trono in favore di Venezia e che ne venne accolta con tutti gli onori. Oltre 130 imbarcazioni storiche, bissone da parata, figuranti in costume e la "Serenissima" che ha come sempre aperto la manifestazione, seguite dal corteo sportivo da oltre 60 imbarcazioni delle associazioni remiere locali e circa 400 vogatori. Tra le cinque le gare ufficiali, con giovanissimi e giovanissime, donne, uomini e caorline lungo il percorso dal Bacino San Marco fino al giro del "paleto" e il ritorno fino al traguardo davanti a Ca' Foscari, l'atmosfera di festa è stata favorita anche dal sole e dalla calma piatta del bacino di San marco. Da segnalare, tra tutte la gare disputate, il risultato inedito che ha ottenuto la competizione tra le barche universitarie: ad affermarsi, al traguardo, è stata Pisa, scalzando l'imbarcazione di Venezia che sinora aveva sempre vinto tutte le edizioni precedenti.
Il filo conduttore della giornata, però, è stato inevitabilmente il messaggio di pace che Venezia ha voluto inviare al mondo. Nel corteo storico, accompagnato da qualche bandiera palestinese, è stata ospitata anche una rappresentanza di Odessa, la barca dei reduci della guerra ucraina e il sindaco della città colpita dall'offensiva della Russia di Putin, applauditi dal pubblico affacciato dalle rive. E poi l'AIL, l'associazione contro le Leucemie, presente con la caorlina e un suo equipaggio, ha chiesto a gran voce la libertà per Alberto Trentini, il cooperante rinchiuso da mesi in un carcere venezuelano.
Uno spettacolo perfetto, anche quest'anno: una tradizione che si rinnova, e che non smette di celebrare il rapporto simbiotico tra Venezia e le acque.