PADOVA, METÀ COMUNI AL VOTO MA CALANO I CANDIDATI
Sono scaduti nel weekend, i termini per la presentazione delle liste per le amministrative dell'8 e 9 giugno. 52 i comuni padovani chiamati alle urne, praticamente la metà dei municipi della provincia che rinnoveranno sindaci e consigli comunali. Sarà chiamato al voto circa un padovano su tre, circa 300 mila abitanti e il 34% dei residenti della provincia. Ma il trend più evidente, che negli ultimi anni si conferma, è il calo dei candidati. Nei 52 municipi al voto, sono 115 gli aspiranti sindaci: cinque anni fa, all'ultima tornata, erano 133. Candidati sostenuti da 145 liste totali, che schierano in tutta la provincia un esercito di 1.851 candidati consiglieri, e in alcuni Comuni si è fatto fatica a chiudere le candidature entro le 12 di sabato. Il segno che la carica pubblica e l'impegno civico sono posizioni e attività sempre meno appetite dai comuni cittadini.
Dei 115 aspiranti sindaci, 89 sono gli uomini e 26 le donne, meno del 25 per cento. A Curtarolo, Trebaseleghe, Villa del Conte, Massanzago e Sant'Elena invece la corsa è esclusivamente al femminile.
Negli ultimi dieci anni, i candidati sono crollati del 30%. E se ci sono ben otto comuni che andranno alle urne con una sola candidata, anche i centri maggiori registrano competizioni più limitate del passato: a Monselice si sfidano tre candidati sindaci – Giorgia Bedin, Luca Callegaro e Giannino Scanferla – mentre cinque anni fa in corsa c'erano ben 7 candidati, e 6 dieci anni fa. Cadoneghe perde due candidature (e scende da sei a quattro aspiranti sindaco), cresce invece Selvazzano, che nell'ultima tornata elettorale aveva quattro candidati, e quest'anno avrà cinque.
Tra i 52 Comuni al voto nel padovano, sono quattro - lo ricordiamo - quelli al di sopra dei 15 mila abitanti e che potrebbero quindi prevedere un ballottaggio due settimane dopo il primo turno qualora un candidato non ottenesse subito la maggioranza assoluta: Selvazzano Dentro, Monselice, Cadoneghe e Rubano.
Otto, infine, sono i territori che vedono un solo candidato: Masi, Piacenza d'Adige, Urbana, Sant'Elena, Candiana, Arre, Villa del Conte e Massanzago. Comuni in cui gli elettori troveranno una sola lista sulla scheda, e nei quali l'unico obiettivo è il raggiungimento del quorum degli elettori: se non si raggiunge il 40 per cento più uno degli aventi diritto, si procede con il commissariamento.