SCIOPERO SCUOLA: TANTE CARENZE, TROPPI PRECARI
In 40 città italiane il mondo della scuola, università, ricerca, domani incrocerà le braccia. Lo sciopero nazionale è stato proclamato dalla Flc Cgil che ha deciso di scendere in piazza perché il Governo sembra considerare l’istruzione non un diritto, ma una spesa. Secondo il sindacato i motivi sono tanti ma i principali riguardano il rinnovo contrattuale che copre appena un terzo dell’inflazione reale con 30 euro netti in più al mese, e il precariato dilagante, soprattutto nel sostegno.
In Veneto su 13.379 supplenze assegnate al 09 settembre, più di 6000 riguardano il sostegno. Un numero destinato ad aumentare a breve. Si tratta, per la maggior parte di insegnanti non specializzati e che hanno dato la disponibilità del sostegno come seconda scelta al momento dell’iscrizione alle graduatorie provinciali. Possiamo pensare che alunne e alunni con disabilità o bisogni speciali non possano contare su personale con la necessaria specializzazione?
Preoccupante la situazione anche dei Dirigenti scolastici: in Veneto ci sono ben 138 istituti ai quali è stato assegnato un reggente, ossia un dirigente già di ruolo in un altro istituto. E poi il personale ATA, in numero sempre più ridotto, che gestisce carichi di lavoro davvero pesanti.