STEFANI SI DIMETTE DA ONOREVOLE: “ORA IL VENETO”
L'ultima volta a Montecitorio, la prima volta a Palazzo balbi. Per Alberto Stefani, neo presidente eletto della regione del Veneto, sono questi i giorni del passaggio di consegne. Con la proclamazione ufficiale del risultato delle elezioni regionali, arrivata venerdì scorso, nel primo girono di riapertura dei lavori alla Camera dei Deputati l'ormai neo presidente ha rassegnato le sue dimissioni da parlamentare. Un atto dovuto, visto che le due cariche sono incompatibili. E così, per l'ultima volta dagli scranni della Camera, Stefani ha salutato i colleghi deputati promettendo che tornerà, sicuramente in quel palazzo, ma in futuro lo farà per difendere gli interessi dei veneti che lo hanno eletto.
Ora è tutto pronto per l'avvio ufficiale della nuova legislatura. Voci di corridoio sostengono che la discesa a Roma, per formalizzare le sue dimissioni, possa averlo portato anche a conferire con la premier Meloni e la sorella Arianna, per decidere gli ultimi tasselli dei membri di Fratelli d’Italia che comporranno la nuova giunta veneta. Già giovedì, Stefani potrebbe annunciare la rosa dei suoi assessori, le deleghe e gli incarichi, e poi presentarsi di fronte al Consiglio regionale all'inizio della prossima settimana per l'avvio ufficiale del suo percorso dal presidente. Il tutto, mentre anche a Palazzo Ferro Fini sta per iniziare la nuova consiliatura: tra mercoledì e giovedì i consiglieri, vecchi e nuovi, sono convocati per la procedure di accreditamento in aula, e la prima seduta potrebbe essere fissata per lunedì 15 dicembre.