SUVIANA: CONDIZIONI STAZIONARIE PER I FERITI VENETI
SUVIANA BO- Incessante alla centrale idroelettrica di Suviana nel bolognese, il lavoro delle idrovore che hanno il compito di rendere gli ambienti asciutti e quindi accessibili per l’avvio delle perizie disposte dalla Procura di Bologna per fare luce su quanto accaduto. Occhi puntati sull’alternatore e la possibile perdita di oli che forse ha innescato la scintilla che ha provocato la devastante deflagrazione che ha causato la morte di 7 tecnici durante lo stress test della turbina ma è davvero ancora troppo presto presto per azzardare qualsiasi tipo di spiegazione. Alcune testimonianze tra i lavoratori presenti nella centrale parlano di un forte odore nei momenti antecedenti allo scoppio. Questi insieme alla domanda se sia stato fatto il possibile perché lo scoppio non avvenisse sono tra i punti che le perizie dovranno svelare. Nel frattempo martedì si svolgeranno le prime delle 7 esequie dato che non è stata disposta l’autopsia ai fini delle indagini sulle vittime. Sarà Vincenzo Franchina 36enne residente nel messinese Il primo a ricevere dai propri affetti l’ultimo saluto. Dall’Ospedale di Parma le condizioni cliniche del padovano Stefano Bellabona tecnico ricoverato per le gravi ferite riportate durante l’incidente, sono stabili e resta in prognosi riservata ricoverato in rianimazione, così anche nel caso del veneziano Sandro Busetto ricoverato a Pisa.