VENETO: LAVORO IN CRESCITA, E IL WELFARE MIGLIORA
                                
                                    
Il ritmo di crescita del lavoro in Veneto viaggia un po' frenato rispetto al passato. Però sempre di leggera crescita si parla, ed è questo il dato più importante. Il grande tema occupazionale è stato al centro, a Padova, del convegno dei consulenti del lavoro che ha visto alternarsi, sul palco del Centro Congressi della fiera, tanti rappresentanti del mondo occupazionale, previdenziale anche a livello nazionale. Tanti gli argomenti dibattuti, compresi ovviamente quelli di strettissima attualità politica portati dalle due ministre, quella del Lavoro, Calderone, e quella delle riforme, la padovana Casellati. Il dato che emerge dalla giornata di confronto, è però su tutti quello di un Veneto che dal punto di vista occupazionale tiene la barra a dritta, con dati incoraggianti.
Tra gennaio e settembre, le assunzioni sono state quasi mezzo milione: l'1% in meno e un saldo negativo di 2mila unità rispetto alle assunzioni, tipico in realtà della stagionalità di fine estate e molto meno pesante rispetto ad un anno fa. C'è da registrare invece un saldo positivo di ben 20 mila assunzioni a tempo indeterminato, e oltre 46 mila per quelle a termine, mentre cala l’apprendistato. La nuova frontiera del welfare, è però rappresentata dalla coniugazione tra vita e lavoro: soprattutto tra i giovani, un rapporto sempre più complesso.
Buone basi, nel complesso, sulle quali potrebbero inserirsi anche i giochi olimpici. Siamo ormai al rush finale, verso Milano-Cortina che si apre tra meno di cento giorni sule Dolomiti. Gli studi dicono che fino ad ora, i giochi hanno impattato molto nelle infrastrutture, con oltre un miliardo di investimenti che ha portato a quasi 15 mila nuovi occupati tra Veneto e Trentino. Se ci sarà un'onda lunga, però, lo si capirà solo allo spegnersi del braciere olimpico.