A VENEZIA OGNI GIORNO È "CORSA" CONTRO LO SPACCIO
La lotta allo spaccio si fa senza dare nell'occhio, almeno fino al momento del blitz. Con questa strategia, i carabinieri di Venezia sono riusciti, nel fine settimana ferragostano, a far scattare denunce e segnalazioni per lo smercio di stupefacenti, tra le calli e i campielli del centro storico. Per riuscirci, gli uomini e le donne dell'Arma veneziana hanno provato una tattica per4 non dare nell'occhio: hanno smesso la divisa, e si sono travestiti da semplici runner, scarpe da corsa e pantaloncini d'ordinanza, per cogliere sul fatto pusher e clienti prima che potessero provare a dileguarsi.
Il bilancio della settimana ferragostana conta 12 persone segnalate in prefettura per uso di sostanze stupefacenti. Il risultato più importante è stato però l'arresti, in flagranza, di un 26enne straniero, senza fissa dimora, notato in un campo del centro storico di Venezia mentre, con un viavai sospetto, moltissimi giovani continuavano a raggiungerlo e ad allontanarsi furtivamente. Per avvicinarlo, e avere certezza di quanto stesse avvenendo, i carabinieri si sono avvicinati travestiti da semplici corridori e l'hanno colto sul fatto: sul davanzale di una finestra, al piano terra di uno stabile lì vicino, è stata scoperta la riserva di hashish dello spacciatore, condannato a otto mesi per direttissima ed accompagnato al C PR di Torino con un ordine di espulsione. Un altro spacciatore, un 42enne anch'egli di origini straniere, è stato invece sorpreso mentre cedeva della cocaina ad un cliente. Sempre tra i campielli veneziani, infine, è stato pizzicato anche un borseggiatore, un uomo di 52 anni, subito dopo aver sfilato il portafoglio dallo zaino di un turista. Stava per salire in tutta fretta su un vaporetto, quando i militari lo hanno bloccato e fermato, recuperando il portamonete e riconsegnandolo al legittimo proprietario che non si era accorto di nulla.