ACCORDO IUAV-ATER: CASE SFITTE A STUDENTI E DOCENTI
Gli alloggi sfitti di Venezia saranno messi a disposizione di studenti, docenti e ricercatori dello Iuav.
Un accordo storico quello siglato dall’Ater del capoluogo lagunare e dalla stessa università.
Sono circa 200 gli appartamenti di Ater nel centro storico di Venezia che al momento non possono essere messi a bando e quindi assegnati alle famiglie perché non sono soggetti alla disciplina dell’Edilizia Residenziale Pubblica.
Da qui l’ipotesi, divenuta ora realtà, di metterli a disposizione di chi avrebbe necessità di un alloggio in centro per motivi di studio o di lavoro: come detto studenti, docenti e personale dello Iuav, ma non solo.
L’accordo infatti prevede che ne possano usufruire anche impiegati pubblici, operatori sanitari e forze dell’ordine.
Insomma, da buchi neri a risorsa per quella che, nell’ottica delle istituzioni della città, dovrebbe diventare presto una Città Campus, un centro di sapere e di eccellenza in grado di formare e trattenere giovani talenti, ma anche di attrarne degli altri.
Nelle prossime settimane Ater e Iuav mapperanno gli immobili per individuare quelli che potranno essere messi fin da subito a disposizione.
Si tratta di un primo concreto passo per fermare lo spopolamento cronico che affligge il centro di Venezia, lasciato sempre più in balia dei turisti.
Il prossimo deve essere quello di riportare residenti a Venezia, assegnando le case pubbliche alle famiglie a basso reddito in cerca di una casa.
E così il Comune, nei prossimi tre anni, investirà 28 milioni di euro per riqualificare centinaia di appartamenti in centro storico.