AFFITTI BREVI: VENEZIA E’ LA CITTA’ PIU’ CARA
Il fenomeno degli affitti brevi continua a risultare un tema scottante e Venezia rimane una delle città più coinvolte, considerato l’alto numero di cittadini che decidono di affittare la propria abitazione.
Secondo i dati raccolti dalla piattaforma di analisi AirDna, la città lagunare risulta essere al primo posto come città più cara d’Italia per i turisti che decidono di prendere un alloggio in affitto. Nel 2023 una notte in centro storico arriva in media a 209 euro.
Risultano, però, essere in diminuzione gli annunci in piattaforme di affitti brevi come per esempio Airbnb: nel 2023, infatti, si è visto un calo del 27% rispetto al 2019.
Una delle cause principali deriverebbe dal fatto che la piattaforma sta puntando sempre più sugli interi appartamenti, di conseguenza chi decide di affittare una singola stanza pubblica l’annuncio in altri portali.
AirDna comunque riporta come la crescita dei prezzi rimanga costante a Venezia e non tenda a diminuire nemmeno con le normative introdotte dal governo nel 2023, che ha aumentato le tasse nei confronti dei proprietari che affittano più di un immobile e ha inserito un codice identificativo obbligatorio per ogni alloggio sul mercato.
Ciò nonostante, il Comune di Venezia, che pure ne avrebbe la facoltà grazie al cosiddetto “emendamento Pellicani” approvato dal Parlamento nell’estate del 2022, sembra non voler ancora introdurre un regolamento per limitare gli affitti brevi, utile a contrastare l’abusivismo e gli affittuari che non rispettano le regole.