DUE ANNI FA LA TRAGEDIA DEL BUS DI MESTRE
Due anni fa, il 3 ottobre 2023, un autobus turistico precipitava dal cavalcavia di Mestre causando la morte di 22 persone, tra cui 5 bambine. Oggi, quella ferita resta ancora aperta.
Alle 19:38 il mezzo della società La Linea, con a bordo turisti diretti al camping Jolly di Marghera, perdeva il controllo mentre viaggiava a circa 50 chilometri orari. Dopo aver urtato il guardrail, l'autobus sfondava un varco nella barriera di protezione e precipitava nel vuoto per nove metri.
Il bilancio, drammatico: 21 vittime quella sera, una ventiduesima nei mesi successivi. Le indagini si sono concentrate subito su quel varco: un’apertura di servizio risalente agli anni Sessanta, fuori norma da decenni e mai chiusa, nonostante i lavori di ammodernamento già in corso.
Secondo la consulenza tecnica, la barriera non doveva essere in quelle condizioni. Ma anche il mezzo presentava un'anomalia: un perno dello sterzo si sarebbe rotto, forse prima dell’impatto.
Indagati per omicidio stradale colposo l’amministratore delegato della società di trasporto e alcuni funzionari del Comune. L’autopsia, invece, ha escluso che l’autista Alberto Rizzotto possa avere avuto un malore.
Le indagini, complesse, hanno ricevuto due proroghe. La chiusura è attesa per dicembre. Intanto, la Guardia di Finanza sta cercando di capire se in passato siano mai arrivate segnalazioni al Comune sul pericolo rappresentato da quel varco.
La società La Linea ha già risarcito le famiglie delle vittime e i feriti, ma resta ancora senza risposta la domanda principale: la tragedia si poteva evitare?