NUOVI SCAVI IN LAGUNA? "UNO SCEMPIO"
I nuovi scavi nel canale Vittorio Emanuele sono uno scempio della laguna: a usare parole molto forti è il gruppo di opposizione in Consiglio comunale “Tutta la Città Insieme”. Nei giorni scorsi infatti è scaduta la gara per individuare chi si dovrà occupare degli scavi. L’obiettivo? Rendere il canale di nuovo navigabile per permettere alle Grandi Navi, che ora si fermano a Marghera, di arrivare fino alla Marittima, quindi a Venezia, senza approdare nel bacino di San Marco.
Una decisione che però rischia di avere effetti pesantissimi sul fragile ecosistema della laguna. Anche perché uno studio condotto dall'università di Padova e di Cà Foscari sui molluschi ha svelato che sul fondale del canale che verrà scavato per fare entrare le navi, ci sono veleni in quantità 120 volte superiore al resto della laguna e ogni metodo di scavo li rilascerà nelle acque accanto alla città: stiamo parlando, fa sapere il gruppo di opposizione, di 280 mila metri cubi di sedimenti tossici saranno redistribuiti in laguna o depositati in un una nuova isola.
Ma c’è anche un’altra conseguenza da non sottovalutare: più volte nei nostri telegiornali abbiamo dimostrato come gli scavi del Canale dei Petroli, iniziati negli anni 60, abbiano fatto aumentare esponenzialmente il numero di acque alte in città. E la paura, adesso, è che ulteriori scavi possano avere le stesse conseguenze su una città che ancora una volta rischia di essere messa in pericolo dalla mano dell’uomo.