VENEZIA, ALLARME TAXI ABUSIVI: SONO ALMENO IN 600
Venezia, scatta l’allarme dei taxi abusivi. Si tratta di imbarcazioni autorizzate solo al diporto commerciale, un’attività turistica non di linea, ma che di fatto operano come taxi veri e propri, trasportando persone in modo irregolare.
Secondo un recente censimento basato sui dati ufficiali della Motorizzazione, i tassisti regolari muniti di licenza sono circa 300. Ma il numero degli abusivi è il doppio: sono almeno in 600.
Grave anche l’occupazione abusiva dei pontili pubblici. Gli operatori in regola pagano ogni anno da 500 a 1.500 euro per l’utilizzo dei pontili comunali. Eppure, gli abusivi attraccano ovunque: usano le stesse strutture senza alcun contributo e spesso invadono anche le banchine del trasporto pubblico locale.
Una parte della categoria ha deciso allora di non pagare più queste tasse, in segno di protesta: la concorrenza è sleale e i controlli praticamente inesistenti.
Ma oltre al danno economico, c’è anche un problema di sicurezza. I tassisti regolari seguono un percorso formativo ben preciso. I diportisti commerciali, invece, non sono tenuti ad alcuna formazione obbligatoria, lasciando tutto alla responsabilità personale.
A rendere la situazione ancora più preoccupante è un vuoto normativo: il diporto commerciale nasce per attività turistiche in mare aperto, non per sostituirsi alla mobilità urbana quotidiana. Eppure, nella Venezia affollata dai turisti, sta diventando una forma di trasporto parallela e senza regole.