"NON CANTI A VERONA": DEPENNATO IL LIRICO PRO-PUTIN
Marcia indietro della Fondazione Arena di Verona: dopo le vibranti proteste di diverse associazioni nei giorni scorsi, e l'ultima presa di posizione dell'organizzazione fondata dal defunto oppositore russo Alexey Navalny, il cantante lirico russo che avrebbe dovuto esibirsi a gennaio al Filarmonico p stato cancellato.
Non ci sarà, l'annunciata partecipazione di Ildar Abdrazakov all'opera Don Giovanni, in programma al Teatro Filarmonico di Verona dal 18 al 25 gennaio del prossimo anno: l'annuncio ufficiale, dato in una brevissima nota dalla Fondazione Arena, è arrivato con poche, scarne parole dopo le proteste per l'esibizione del baritono, giudicato vicino alle posizioni di Putin.
"Un altro alleato e propagandista di Putin che sta progettando di esibirsi in Italia" aveva denunciato l'Anti-Corruption Foundation, l'organizzazione Navalny che aveva lanciato, nelle ultime ore, un pubblico appello contro l'esibizione a Verona di Abdrazakov: nel curriculum del baritono, gli oppositori denunciano la partecipazione alla campagna presidenziale di Putin, e la direzione, tutt'ora in atto, del Teatro dell'Opera di Sebastopoli, nella Crimea occupata. "Chiediamo al teatro di sostituire l'artista e di stabilire uno standard chiaro: i palcoscenici europei non devono fornire una piattaforma ai sostenitori pubblici attivi della guerra del Cremlino", aveva chiesto l'associazione fondata dal dissidente del presidente russo, arrestato e morto in carcere.
Una vicenda che ricalca quella di Valery Gergiev, il direttore d'orchestra criticato per le sue posizioni filo-Putin che a luglio avrebbe dovuto esibirsi alla Reggia di Caserta, prima dell'annullamento a furor di popolo e lo scontro diplomatico con l'ambasciata di Mosca. ora, il nuovo caso di Verona: nei giorni scorsi, la prima a denunciare l'accaduto era stata l'Associazione "Liberi Oltre le Illusioni", che aveva chiesto alla fondazione di bandire il baritono. E così alla fine è avvenuto.