CODICE ROSSO, NEL VERONESE 30 CASI IN DUE SETTIMANE
Nel veronese è un’estate di violenze domestiche. Troppe, decisamente troppe quelle che il tribunale di Verona ha dovuto affrontare negli ultimi tempi con la formula prevista dal cosiddetto “codice rosso”. Solo nelle ultime due settimane, i provvedimenti restrittivi o di allontanamento sono stati circa una trentina: un’enormità, mediamente più di uno al giorno in tutta la provincia scaligera.
A comparire davanti ai giudici veronesi, negli ultimi giorni, ci sono stati un uomo violento allontanato da casa nel giorno di Ferragosto, dopo che per l'ennesima volta aveva sfogato la propria rabbia sulla moglie. Oppure un ragazzo di appena 25 anni ma già con alle spalle una serie notevole di precedenti del genere: accusato di maltrattamenti nei confronti della donna di vent'anni più grande di lui, con cui attualmente convive, è stato arrestato e condotto in carcere dopo un’umiliazione quotidiana fata di botte, soprusi, rapporti sessuali con la forza anche che davanti ad estranei.
La violenza di genere e i maltrattamenti in famiglia non conoscono tregua nemmeno durante l’estate, anzi: forse è proprio il periodo delle ferie, quello in cui si sta per più ore dentro casa, lontani dal lavoro, ad accentuare i rancori. Nell’ultimo anno, il tribunale di Verona ha affrontato un migliaio di reati da codice rosso, ovvero stalking, maltrattamenti e violenza sessuale, quasi il doppio rispetto a quelli (522 fascicoli) aperti per delitti contro la libertà sessuale dell'anno precedente. Verona ha oggi un pool di 5 magistrati ad hoc che si occupano esclusivamente di violenza di genere,l e nelle ultime settimane mariti violenti e uomini incapaci di accettare un no sono diventati all'ordine del giorno. Ma guai a dire che è l’estate, che è il cado che dà alla testa: questi comportamenti non possono tollerare alcuna scusante né alibi.