LATITANTE ARRESTATO A VERONA: A TRADIRLO... IL CANE
Era ricercato in tutta Europa da almeno tre anni, perché sulla sua testa pendevano una condanna a dieci anni e mezzo di reclusione e un mandato di arresto europeo. A rintracciarlo, sono stati gli uomini della Squadra Mobile di Verona: il ricercato, un cittadino romeno di 42 anni, era stato condannato in patria per reati in materia di stupefacenti, ma da tre anni si era dato alla latitanza. Fino ad oggi, quando è stato fermato e ammanettato nella città scaligera.
Le indagini erano scattate in zona a maggio di quest'anno, quando una segnalazione delle autorità romene aveva riferito della possibilità che il fuggiasco gravitasse nel territorio veronese. Sono stati mesi di controlli e di segnalazioni incrociate, per i poliziotti della Questura: si sono dapprima individuati i veicoli intestati ai parenti del latitante, residenti in diverse province italiane, e poi si sono notati diversi accessi ai varchi videosorvegliati della zona sud per l'appunto di Verona. Su una di queste automobili, gli agenti avevano notato un cane molosso di grossa taglia, che viaggiava felice con la testa fuori dal finestrino. Un dettaglio che è stato rivelatore, alla fine, perché nel corso delle analisi effettuate sui social network si era capito che il latitante aveva una grande passione, per questo tipo di animali. Domenica, quindi, è scattato il blitz: l'uomo è stato bloccato e condotto nel carcere di Verona, proprio mentre guidava una delle auto sospette e trasportava a bordo il suo cane. Con sé aveva documenti falsi, riportanti i dati anagrafici di un cittadino ungherese e dopo gli accertamenti si è scoperto che su di lui pendeva anche un altro ordine di carcerazione, emesso ben nove anni fa dal Tribunale di Pistoia per una condanna ad un anno e sei mesi di reclusione per reati contro la persona.