MAROSTICA: BARISTA ACCOLTELLATA, ANNI DI VESSAZIONI
Un uomo con precedenti specifici per reati di genere, un uomo che già in passato aveva aggredito la ex moglie, sia durante il matrimonio che al termine della relazione.
Il 45enne di Rosà, ex compagno della donna accoltellata da lui sabato notte nella sala slot di Marostica, nel vicentino, è in carcere con l’accusa di tentato omicidio aggravato. Ma se già queste violenze c’erano state 10 anni fa, l’ultimo episodio avrebbe potuto essere evitato? Ci si chiede com’è possibile che un pregiudicato di tale calibro, che ha quasi ucciso l’ex moglie e che per anni ha commesso violenze nell’ambito dei reati di genere, sia stato in libertà?
Secondo quanto si è appreso, la prima segnalazione di una lite violenta nella coppia risale al 2015, quando i due erano ancora sposati. Dopo la separazione, la donna è andata a vivere a Romano d'Ezzelino, altro comune del circondario di Bassano del Grappa, e lavorava da qualche tempo alla sala slot di Marostica.
La notte dell’aggressione l’uomo dopo aver estratto un coltello da cucina che aveva portato con sé, si è avventato contro l'ex moglie che lavora nella sala come barista minacciandola di morte, colpendola con numerosi fendenti all'altezza del busto, riuscendo a colpirla al volto e alle braccia e sferrandole calci e pugni al corpo. La donna disperata chiedeva aiuto ma quasi tutti erano fuggiti. Solo una cliente con grande coraggio è intervenuta per difenderla mettendosi in mezzo, ha chiamato il 112 e ha guadagnato attimi preziosi parlando all’aggressore fino all’arrivo dei Carabinieri di Bassano del Grappa, intervenuti ammanettando l’uomo in flagranza.
Nelle prossime ore gli inquirenti ascolteranno la vittima non appena le sue condizioni cliniche lo consentiranno: è ricoverata in prognosi riservata in ospedale ma non in pericolo di vita.