TASER AI VIGILI VICENTINI: ARRIVA LA RACCOLTA FIRME
Sull'utilità e la sicurezza dei taser la discussione è tornata apertissima. La pistola a impulsi elettrici, utilizzata anche dalle forze dell'or4dine italiane, da qualche anno, per mettere fuori combattimento persone esagitate o pericolose senza dover ricorrere all'uso delle armi da fuoco, sta facendo discutere l'Italia intera dopo i due casi di persone fermate, stordite e poi decedute successivamente all'aver ricevuto la scarica elettrica. La prima delle due autopsie, quelle eseguita sul corpo del 57enne di Olbia, ha sancito che la probabile causa della morte sarebbe legata alla cardiopatia di cui soffriva, unita forse anche all'uso di qualche sostanza stupefacente che potrebbe emergere dal test tossicologico. Ha escluso, innanzitutto, che ad uccidere l'uomo, fermato dai carabinieri perché in preda all'esagitazione, sia stato il taser.
E da questi fatti il dibattito torna d'attualità anche a Vicenza, dove da tempo si ragiona se dotare o meno la Polizia Locale vicentina di questi strumenti.
Nell'equipaggiamento dei vigili vicentini non è ancora previsto, e per questo è tornato alla carica in queste ore il capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio comunale, Nicolò Naclerio, che ha colto l'occasione per riportare in auge un suo vecchio cavallo di battaglia. Ha aperto perciò una petizione, sul sito "change.org", proprio per chiedere che i taser siano dati anche alla Locale del capoluogo berico.
"Il taser è uno strumento di difesa non letale, già adottato in molte città italiane", scrive Naclerio sulla raccolta firme, "anche la Polizia Locale di Vicenza deve poter contare su questo strumento, per intervenire in modo efficace, sicuro e proporzionato". Per ora, sono circa 400 le persone che hanno aderito alla raccolta.