ZONA ROSSA, DA LUGLIO 5 MILA CONTROLLI A VICENZA
Oltre cinquemila persone controllate in due mesi. Sono questi i numeri raccolti a Vicenza da quando, il primo luglio scorso, un'ordinanza prefettizia ha istituito la zona rossa vicino alla stazione ferroviaria. Cinquemila controlli interforze, quasi tremila dei quali nei confronti di persone straniere, e 49 ordini di allontanamento emessi dal Questore, legati per lo più a reati di spaccio, contro la persona e il patrimonio.
Il biolancio, tracciato in occasione della visita nel capoluogo berico del sottosegretario agli interni, Emanuele Prisco, racconta di una situazione monitorata con un occhio attento, dalla Prefettura e dalle forze dell’ordine vicentine. Forze che, come noto da tempo, per svolgere ancora meglio il loro lavoro hanno bisogno di rinforzi. E allora anche in questo senso, è arrivata la rassicurazione da parte del Viminale.
Viale Mazzini, in perenne carenza di organico, nelle ultime assegnazioni di personale è rimasta a bocca asciutta. Ma all'orizzonte c’è la garanzia che presto arriveranno nuovi agenti di Polizia: non si sa quanti di preciso, e non si sa nemmeno chiaramente quando, ma anche in previsione dei lavori della Tav la Questura avrà più personale.
Da qui a fine anno, ha garantito il Governo, ci sarà un potenziamento di 13.500 unità complessive, che ricadranno anche a Vicenza. Una città in cui – attaccano le opposizioni comunali – la sicurezza è sottovalutata dall’amministrazione. Basterà qualche poliziotto in più, per migliorare la percezione cittadina?